L’Islanda dell’Ovest si visita solitamente alla fine del giro dell’isola, non per questo è da meno. Infatti è proprio qui che si trovano alcuni dei luoghi più iconici di tutta l’Islanda.
La regione Ovest dell’Islanda è molto estesa la possiamo suddividere in tre aree: i Fiordi Occidentali, una grande penisola protesa verso l’Oceano Atlantico e la parte di entroterra.
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Guidare nell”Islanda dell’Ovest
L’unico modo per visitare questa zona è guidando, come gran parte dell’Islanda.
Bisogna tenere in considerazione il fatto che nell’Ovest le condizioni delle strade non sono buone: i tratti asfaltati sono brevi e quelli sterrati molto lunghi e spesso disseminati di talmente tante buche che è di fatto impossibile evitarle.
E’ vero che le strade non asfaltate dell’Islanda sono, per la maggior parte, normalmente tenute molto bene e permettono di percorrerle a velocità relativamente alta, ma se questo è possibile in estate, farei più attenzione in inverno.
Fiordi Occidentali dell’Islanda
Immagina di guidare per centinaia e centinaia di chilometri su strade, a volte perfettamente asfaltate a volte totalmente dissestate, che corrono costantemente lungo la costa, percorrere ogni fiordo, fermarsi per fotografare i più belli e ripartire.
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Questo è esattamente cosa puoi aspettarti dai fiordi occidentali dell’Islanda.
Questo è anche quello che rende questa zona bella da visitare amplificando il sentimento di avventura che già l’Islanda di per sé offre.
A mio parere i Fiordi Occidentali sono il paesaggio più ostile di tutta l’isola, un’Islanda ancora più dura, remota e isolata.
Cascata Dynjandi o Fjallfoss
Una delle cascate più caratteristiche e fotogeniche dell’Islanda. Ci si arriva solo dopo un lungo viaggio tra strate sterrate e piene di buche.
Se sei un bravo fotografo è una tappa obbligata, il paesaggio è incantevole ma severo, la cascata è alta ben 100 metri ma non è costituita da un unico salto, bensì da molteplici “scalini” che la rendono estremamente particolare.
Kirkjufell e Kirkjufellsfoss
L’avete visto in mille fotografie, il Kirkjufell è il monte più iconico di tutta l’Islanda.
Sebbene sia di modeste dimensioni (non arriva a 500 metri di altezza), è meraviglioso da ammirare e fotografare, sia in estate quando è totalmente verde, sia in inverno quando risulta gradualmente inevato.
Si trova di fronte al paesino di Grundarfjordur, sulla penisola di Snaefellsnes, e vicino ad esso troviamo anche le cascate chiamate Kirkjufellsfoss.
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Il Kirkjufell è indubbiamente l’attrazione naturale più conosciuta e fotografata dell’Islanda dell’Ovest
Grotte Laviche nell’Islanda dell’Ovest
La storia geologica dell’Islanda è scritta in ogni roccia, canyon, altopiano e montagna dell’isola.
Nell’Islanda dell’ovest avete la possibilità di entrarci letteralmente dentro, andando ad esplorare, con escursioni guidate, alcune bellissime grotte.
Blue Lagoon
E’ un centro termale bellissimo a sud di Reykjavik, vicino all’aeroporto. E’ l’attrazione più visitata dell’Islanda ma, chiaramente, è anche una delle poche dove è possibile contare i visitatori.
Si tratta di una serie di piscine di acque termali a 37 – 39 gradi di colore azzurro intenso, immersa nei classici paesaggi naturali islandesi, ma con ogni comfort incluso un bar a pelo d’acqua.
Una nota molto particolare quanto poco conosciuta: non si tratta di un’area termale del tutto naturale.
L’acqua che confluisce nelle piscine infatti è acqua che viene dal vicino impianto geotermico e, dopo essere stata incanalata per riscaldare il centro abitato della zona, viene riversata nelle piscine della Blue Lagoon.
Meno poetico di quanto sembri ma credo sia un dettaglio interessante da sapere: nonostante questo dettaglio, visitare la Blue Lagoon resta un’esperienza da fare.
Ponte tra i Continenti
Nella parte a sud ovest dell’Islanda è possibile fare qualcosa di unico al mondo: camminare su un ponte che unisce due continenti.
Il ponte, piccolo e pedonale, si trova proprio all’estremità della penisola sotto Reykjavik.
In questo punto la placca terrestre americana e quella euroasiatica sono divise da una fessura larga una decina di metri e, oltre ad attraversarla è anche possibile camminarci in dentro.