Inizia la settima tappa del tour dell’Islanda in 9 giorni. Oggi esploreremo la penisola di Snaefellsnes.
Ci sono trasferimenti molto lunghi da fare per spostarsi dai fiordi occidentali alla penisola di Snaefellsnes, quindi la giornata di oggi è costituita principalmente da spostamenti.
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Ti starai chiedendo: ma vale la pena? Direi proprio di si. Vediamo assieme perché.
Considera che raggiungere questa zona per noi risulta particolarmente laborioso perché abbiamo deciso di esplorare i fiordi occidentali, ma se, invece di esplorare quell’area, avessimo deciso di passare direttamente dall’Islanda Nord Occidentale alla penisola di Snaefellsnes sarebbe stato tutto più semplice.
Se non avete moltissimo tempo e volete risparmiare un giorno di viaggio, potreste decidere di non visitare i fiordi occidentali, dato che richiedono molto tempo. Tutto sommato i fiordi occidentali, per quanto siano affascinanti, richiedono molto tempo in trasferimenti su strade dove non si riesce a mantenere una velocità media sostenuta.
In altre parole, se avessimo voluto visitare l’Islanda in un giorno in meno, a posteriori posso dire che i fiordi occidentali sono la parte che avrei saltato.
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La strada da Talknafjordur verso sud ci permette di viaggiare ancora tra fiordi e posti totalmente sperduti, che al mattino presto sono ancora più affascinanti.
Colazione Tipica Islandese
Il nostro viaggio è stato all’insegna del risparmio, di macinare chilometri, dell’improvvisazione in generale. Come indicato nei consigli per il viaggio in Islanda vediamo un distributore e ci fermiamo a fare il pieno.
Siamo nei giorni finali, abbrutiti da una settimana in macchina nella quale ci siamo alternati alla guida non concedendoci praticamente alcun lusso.
Vediamo che di fronte al piccolo distributore c’è un hotel: “dai fermiamoci un attimo per un caffè al caldo”.
Decidiamo di sederci e gustarlo con calma. Il ristorante dell’hotel è chiaramente vuoto, scegliamo un tavolo alla finestra, con vista sul fiordo.
Da questa decisione a passare a consumare la colazione completa è un attimo. Il buffet è troppo invitante.
Facciamo letteralmente una scorpacciata di tutto ciò che compone la colazione tipica islandese.
Pane scuro, di segale con semi di sesamo, con burro e con formaggi vari. Questo pane, se fatto nel modo tradizionale, viene cotto per 24 ore in una pentola sotto terra sfruttando il calore geotermico. Per questo viene chiamato Geyser Bread.
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Ci sono anche alcune marmellate, che con quel pane e i formaggi sono la fine del mondo.
Scettici assaggiamo l’aringa affumicata ed in agrodolce. È deliziosa, non riesco letteralmente a smettere di fare avanti e indietro dal buffet per prendere pane e aringa in agrodolce.
Ci sono anche dolci vari e noi non ci tiriamo indietro: non vogliamo passare da codardi che si ritirano davanti al nemico.
Paghiamo (circa 35 euro in due per due colazioni) e ripartiamo con pancia e serbatoio pieni.
Coste a Sud dei Fiordi Occidentali
La strada si snoda tra fiordi e tratti di costa incredibilmente scenografici.
Percorriamo speditamente tutta la parte sud dell’area dei fiordi occidentali, a sud abbiamo la gigantesca baia che separa i fiordi occidentali dalla penisola di Snaefellsnes, con le sue migliaia di isolette.
Arriviamo finalmente all’inizio della penisola di Snaefellsnes, decidiamo di fermarci a mangiare qualcosa e cerchiamo cosa c’è in zona: pochi chilometri più avanti sembra esserci un ruscello particolarmente apprezzato.
La pausa pranzo è servita, ci sediamo lungo le sponde di questo ruscello dall’acqua incredibilmente pulita. Il ruscello scorre in mezzo a rocce che ha scavato nei secoli, una specie di mini-canyon. Si vede benissimo il fondo e l’acqua sarà alta almeno due metri.
Campi Lavici Ricoperti da Muschio nella Penisola di Snaefellsnes
Ormai siamo in Islanda da una settimana e siamo abituati a vedere cose straordinarie, ma fa sempre piacere imbattersi in campi lavici ricoperti di muschio: eccoli anche qui su questa penisola.
Continuiamo il nostro viaggio nella parte nord della penisola di Snaefellsnes e la strada si fa sempre più panoramica.
In breve raggiungiamo una delle attrazioni più attese.
Kirkjufell e Cascata Kirkjufellsfoss
Signore e signori ci siamo, finalmente siamo in uno dei punti più fotografati di tutta l’Islanda, probabilmente l’attrazione naturale più iconica di tutte.
Percorrendo la strada lungo la costa nord della penisola di Snaefellsnes non si può non notare l’inconfondibile monte Kirkjufell.
Totalmente diverso da ogni monte che ci si possa immaginare dalle nostre parti, si erge per una altezza inferiore ai 500 metri ed è caratterizzato da una struttura di strati di roccia che sembrano cerchi concentrici.
Di fronte ad esso si trova la cascata che ha lo stesso nome, la Kirkjufellsfoss. Visitiamo la cascata, da dove si riesce anche a fotografare benissimo il monte.
Olafsvik: Penisola di Snaefellsnes
Volevamo pernottare su questa penisola, abbiamo trovato una sistemazione ad Olafsvik, non troppo distante distante dal Kirkjufell.
Olafsvik si trova al termine della penisola, tra Reykjavik e i fiordi occidentali.
Si arriva ad Olafsvik dopo aver viaggiato per ore lungo la costa nord della penisola di Snaefellsnes. Non sarà certo una sorpresa se vi dico che si tratta di un paesino di pescatori.
È stata un’intera giornata di viaggio, ci aspetta un altro check-in autonomo, senza nessuno ad attenderci. In questo caso la struttura in cui abbiamo prenotato, la North Star Guesthouse è un vero e proprio hotel, ma non ha una reception. Il check-in è gestito tramite codici di accesso, ma all’ingresso c’è un tablet tramite il quale si può essere supportati via whatsapp in caso di bisogno. Si tratta del grande edificio grigio in questa foto.
Tutto estremamente efficiente, in un paio di minuti siamo nella nostra comodissima stanza. Ci sistemiamo e usciamo a mangiare qualcosa: troviamo un baracchino che vende patate fritte da asporto, ne prendiamo due porzioni, sono belle abbondanti e le mangiamo gironzolando per il piccolo paesino.
Non resta molto da fare, andiamo a letto e poche ore dopo saremo pronti a ripartire per esplorare la penisola di Reykjanes.