Eccoci alla seconda tappa del tour dell’Islanda in 9 giorni, il tour dell’Islanda sud orientale.
Dopo una notte passata ad ascoltare il vento presso l’Highland Center Hrauneyjar, ci svegliamo presto e siamo pronti per partire per questo tour dell’Islanda Sud Orientale che si rivelerà assolutamente incredibile: stiamo per vedere alcune delle cose più belle che la natura ha creato in Islanda.
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Per fare il giro dell’Islanda bisogna spostarsi tutti i giorni, che significa ogni sera aprire gli zaini, cercare quello che serve, dormire e, al risveglio preparare tutto assicurandosi di non lasciare niente.
Per questo motivo sapere come preparare uno zaino da viaggio nel modo migliore per il viaggio è estremamente importante.
Paghiamo usciamo e partiamo di buon’ora
E’ una giornata meravigliosa, parzialmente soleggiata, fresca. La decisione di fare questo viaggio a luglio è stata sicuramente indovinata.
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Ci allontaniamo dall’altopiano e torniamo verso la costa per iniziare ad esplorare la parte costiera del dell’Islanda del Sud.
Viaggiamo per almeno un’ora e mezza prima di arrivare in prossimità della famosissima cascata Seljalandsfoss
Cascata Seljalandsfoss: la più particolare delle cascate islandesi
La prima tappa del nostro secondo giorno, cioè del tour dell’Islanda Sud Orientale è una delle attrazioni più famose di tutta l’Islanda.
Avvicinandoci siamo in trepidante attesa: la cascata si inizia a vedere almeno 1 o 2 km prima di arrivarci: un fiume che si getta dall’altopiano di fronte a noi fino al livello della strada che stiamo percorrendo.
Si lascia la macchina a circa 300 metri dalla cascata e ci si avvicina su un sentiero facilmente percorribile in pianura proprio fino a sotto la cascata.
Il sentiero continua e permette di passare dietro la cascata: fatelo è un’emozione non da tutti i giorni. Passare dietro una cascata, sentire il rumore fragoroso dell’acqua che si infrange nel laghetto camminandoci dietro. Non è una cosa che potete fare tutti i giorni.
Dopo aver passato una buona mezz’ora qui, ripartiamo ed in circa altri 30 minuti raggiungiamo una delle mie cascate preferite.
Cascata Skogafoss: immancabile in un Tour dell’Islanda Sud Orientale
Senza dubbio la mia cascata preferita di tutta l’Islanda.
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Si arriva e si trova un comodo parcheggio, si tratta di un’area lievemente civilizzata. Attenzione, non intendo un paese. Ci sono 3 tre o quattro piccoli edifici e un campeggio nelle vicinanze.
Una volta abbandonata la macchina si attraversa il campeggio e ci si può avvicinare quanto si vuole sotto la cascata. Ovviamente più ci si avvicina più la doccia è garantita.
Le dimensioni di questa cascata sono mastodontiche ed il colore bianchissimo.
Molto spesso il vapore generato dalla cascata dà origine ad un bellissimo arcobaleno.
Come quasi tutte le attrazioni naturali in Islanda, questo è il perfetto set naturale per scattare foto bellissime, quindi ricordatevi di prendere la vostra attrezzatura e non lasciarla in macchina.
Sulla destra della cascata è stata creata una scalinata di 700 scalini che permette di arrivare sopra la cascata e vedere il fiume prima che si butti nel baratro.
Volete privarvi della gioia di percorrere 700 scalini in salita e poi rifarli in discesa? Credo proprio di no perchè la vista da lassù è totalmente diversa.
Il rumore costante delle cascate ci accompagnerà per tutti i giorni del nostro viaggio.
Ripartiamo per andare a vedere l’unica cosa non naturale di tutta la giornata.
A soli 10 minuti di macchina dalla Skogafoss troviamo un parcheggio letteralmente in mezzo al nulla, con nessun segnale: bene, sembra proprio quello che stiamo cerando.
Non tutti apprezzeranno questa attrazione, ma se sei vagamente interessato al mondo dell’aviazione, non puoi fare a meno di visitarlo. Si tratta di un relitto aereo.
Non nascondo di aver fatto un po’ di pressione per andare a visitarlo: l’unico con un forte interesse per questo relitto ero io, ma il mio amico e compagno di viaggio alla fine ha apprezzato.
Relitto aereo sulla spiaggia di Sólheimasandur
Lasciamo la macchina in questo spiazzo lungo la strada e il dubbio che sia il posto sbagliato è alto, anche perchè la distanza dal relitto sulla mappa sembra molta.
Una volta lasciata la macchina infatti si devono percorrere quasi 4 chilometri a piedi lungo una strada sterrata che poi sparisce e diventa spiaggia: non spiaggia come la intendiamo noi…semplicemente terreno su cui continuare a camminare fino al relitto.
Ci vuole un bel po’ prima di arrivare, e qui non dimenticatevi assolutamente l’attrezzatura fotografica perché tornare indietro a prenderla non è un’opzione accettabile.
Una volta arrivati potrete scattare foto estremamente suggestive e persino entrare nel relitto (che adesso è totalmente vuoto).
Purtroppo il relitto è parzialmente rovinato da turisti che ritengono necessario lasciare sul relitto il messaggio “Daniela + Marco 2017”, perché chiaramente il mondo non può vivere senza sapere che Daniela e Marco nel 2017 sono stati lì.
Ma non preoccupatevi, a parte farci domandare quanto alcuni turisti possano essere dementi, la vista d’insieme rimane estremamente suggestiva.
Camminando verso la macchina ci rendiamo conto di quanto la spiaggia di detriti, di origine glaciale e vulcanica, su cui ci troviamo sia grande e del fatto che, a parte pochi turisti, nella zona non ci sia assolutamente nessuno.
Una volta arrivati alla macchina ripartiamo, sempre percorrendo, in direzione Est, la stessa strada che percorreremo per tutto il viaggio, la Hringvegur, la ring road, cioè la strada ad anello che fa tutto il giro dell’isola.
Dopo nemmeno una ventina di chilometri è il momento di fermarsi di nuovo per osservare qualcosa di unico.
Le Spiagge Nere dell’Islanda Sud Orientale
Non so se valga la pena andare a visitarle direttamente dalla spiaggia, anche perchè in caso di maltempo queste spiagge possono essere veramente periocolose.
Sicuramente avendo il tempo di farlo, in una giornata di bel tempo vorrei passeggiare su queste spiagge.
Vale sicuramente la pena visitarle da un buon punto di osservazione come abbiamo fatto noi: che spettacolo! Spiagge nerissime, che devono il loro colore alle ceneri vulcaniche, ed onde bianche.
Ripartiamo. Ogni giorno in Islanda sembrano tre o quattro, il meteo cambia continuamente, ed ora stiamo guidando nelle migliori condizioni meteo che abbiamo trovato da quando siamo atterrati.
Dopo circa un’ora di viaggio ci imbattiamo in qualcosa di totalmente inaspettato. Si tratta di una collina piena di ometti di roccia lavica.
Ci fermiamo e facciamo qualche foto; a quanto pare tutti coloro che attraversavano per la prima volta questa area desertica si fermavano a costruire questi ometti in segno di buon auspicio.
Ripartiamo e ci dirigiamo verso qualcosa di molto particolare.
Mentre stavamo preparando il viaggio due amici, tornati da poco dall’Islanda, ci hanno mostrato un video di un canyon molto bello che si trova in questa zona.
Non era nel nostro programma iniziale ma dopo averlo visto abbiamo deciso di aggiungerlo.
Dopo circa mezz’ora di macchina svoltiamo a sinistra su una strada sterrata che percorriamo per un paio di chilometri.
Canyon Fjadrargljufur
Lasciamo la macchina ed iniziamo a risalire il canyon, lungo circa due chilometri e profondo fino a 100 metri! Il canyon si risale sul lato destro, non all’interno del canyon.
L’acqua scorre calma sul fondo e certamente non è in piena. Abbiamo fatto benissimo ad aggiungerlo al nostro itinerario, vale assolutamente la pena e rimane anche di strada durante il tour dell’Islanda.
Fate molta attenzione perché, come in gran parte delle attrazioni in Islanda, non ci sono protezioni di alcun tipo se non una sottile fettuccia a delimitare il punto oltre il quale non dovete andare, ma non lungo tutto il canyon come si vede in questa foto
Saliamo in macchina per l’ennesima volta e ripartiamo, stiamo entrando nella regione classificata come Islanda dell’Est, anche se geograficamente siamo all’estremo Sud. Ovviamente un tour dell’Islanda Sud Orientale che si rispetti copre entrambe le zone.
Viaggiando non lo si comprende facilmente ma da ora in poi costeggeremo il Vatnajokull.
Hmm ok. Ma cosa è il Vatnajokull? È il secondo ghiacciaio più grande d’Europa; considera che il più grande si trova alle Isole Svalbard, ben oltre il circolo polare artico.
Viaggiando verso Est in alcuni punti si possono osservare da vicino alcune delle lingue del ghiacciaio. Nota bene che siamo al livello del mare; i ghiacciai al livello del mare, un’altra cosa a cui non siamo assolutamente abituati nell’Europa continentale e che accade soltanto in territori situati a latitudini molto elevate, come per esempio in Patagonia.
Continuiamo il nostro viaggio verso Est e dopo tre quarti d’ora arriviamo in un posto abbastanza anonimo, sulla sinistra c’è spazio per parcheggiare e una collina.
Sembra un posto un po’ a caso ma dietro quella collina c’è una delle cose più belle di tutta l’Islanda.
La Ice Lagoon: la famosa laguna con iceberg in Islanda
Bastano un paio di minuti di cammino, si sale sulla collinetta e si può immediatamente ammirare un vero spettacolo della natura.
Una grande laguna nella quale si tuffa, dal lato di fronte a noi, una delle decine di lingue del ghiacciaio Vatnajokull. Tanti icebergs piccoli e medi si staccano dal ghiacciaio per vagare nella laguna in attesa di prendere la via del mare dall’unico canale che esce dalla laguna.
Facciamo una passeggiata lungo la riva e saliamo sulle varie collinette per cogliere i punti migliori da cui scattare qualche foto.
Lo spettacolo è indiscutibile, Così come il vento gelido che non aiuta per niente, ma sono dettagli.
Nonostante il freddo restiamo alla laguna piutosto a lungo, fino alle 7.30.
Partiamo alla volta della destinazione finale di oggi, abbiamo prenotato una camera in un posto a dir poco spettacolare, a poco meno di un’ora di macchina da qui.
Stanotte dormiamo in questa guest house isolata e sperduta nell’Est dell’Islanda, tra il ghiacciaio Vatnajokull e il mar di Norvegia.
Per quanto possa sembrare spartana dall’esterno, la guest house è assolutamente valida, ci sono un altro paio di stanze e una cucina.
Sembra incredibile ma tutto quello che avete letto in questa pagina è successo in un solo giorno.
Fine della giornata, il sole è ancora alto ma è l’ora di riposarsi.
Domani ci aspetta il tour dell’Islanda Orientale.